640 chilometri per celebrare 20 anni di decolli ed atterraggi. Ha festeggiato così l’Aeroclub Rovigo che il 2 Settembre sorvolando le Alpi, ha raggiunto Viernheim in Germania, città gemellata con Rovigo, in onore di 20 anni di ininterrotta attività.
Fiorenzo Casarotto, Luigi Visintin, Alessandro Bragion, Gilberto Franzoso, Roberto Ragazzoni, Elia Scapin, Enrico Artioli e Giovanni Drago: questi i piloti che a bordo di tre P-92 e uno Storch Hs, hanno lasciato il campo di volo di Sant’Apollinare alle 7.45 di sabato mattina alla volta della Germania. Oltre cinque ore in cielo, intervallate da una breve sosta a Samedan in Svizzera, per riposare un po’ e fare carburante e poi nuovamente tra le nuvole della Valle del Reno. Un viaggio incredibile, a bordo di quattro ultraleggeri, con 3000 metri di vuoto sotto i piedi, fino a raggiungere il Lago di Costanza.
Poco prima di mezzogiorno, l’ingresso in Germania, e ancora su, verso nord, attraversando la Foresta Nera, fino a Manheim, per arrivare finalmente, intorno alle 13, a Viernheim.
Tra wurstel e patate fritte, i piloti hanno incontratole autorità locali, affiancate da una delegazione rodigina guidata dall’assessore Francesco Ennio e dall’ex sindaco Paolo Avezzù, nello stesso giorno in visita alla città gemellata. Durante l’incontro l’equipaggio ha consegnato un gagliardetto del ventennale dell’Aeroclub “Luciano Baldi” al sindaco tedesco Mattias Baas, in segno di amicizia e consolidamento dei rapporti già esistenti. Domenica, infine, il rientro in Italia. A causa del forte vento contrario, l’equipaggio è stato costretto a modificare la rotta, facendo scalo a Sondrio. Stanchi ma soddisfatti, i piloti sono atterrati a Sant’Apollinare intorno alle 17, portando con sé tutta la gioia di un viaggio spettacolare, degno regalo di 20 anni di intensa attività.
(da La Voce di Rovigo - Articolo di Lucia Bellinello)